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Immagine del redattoreAndrea Giacomelli

Cosa fare 3 giorni a San Francisco



Sommario:


Nel nostro viaggio di nozze nella West Coast, non potevamo non passare per San Francisco. A differenza delle altre grandi metropoli americane che si sviluppano in altezza, la città è costellata di edifici moderni che si mescolano perfettamente alle case in stile vittoriano.

Si estende su una zona collinare (più di 50 colline che danno il nome alle aree cittadine) affacciata sull'oceano. Questa sua particolare conformazione è responsabile del clima insolito per la California, infatti, le estati non sono particolarmente calde e sono spesso accompagnate dalla nebbia.


La nebbia è talmente tanto spesso presente in questa città da darle il soprannome di Fog city e avere a sua volta un nome, Karl, con tanto di profilo Instagram come la più classica delle celebrità.

Karl è molto presente in estate, infatti ci ha accompagnato per tutto il nostro soggiorno, consentendoci di vedere il Golden Gate Bridge solo parzialmente ma avvolto da un alone di mistero e fascino.




Patria dell'orgoglio gay e di numerose aziende tecnologiche che hanno stabilito la loro sede nella vicina Silicon Valley, San Francisco é una delle città americane più belle e dense di cultura, tanto da essere considerata da molti la capitale culturale degli Stati Uniti.


Solitamente San Francisco viene visitata, come nel nostro caso, in un contesto di viaggio on the road. Per scoprire questa città la misura ideale è di almeno 3-4 giorni in cui poter raggiungere i principali siti di interesse.


Giorno 1


Il primo giorno lo abbiamo dedicato alla scoperta della città a piedi.

Partendo dal Ferry Building ci siamo diretti verso la Transamerica Pyramid e abbiamo esplorato un po'il Financial district.



Da qui, camminando verso Columbus Avenue, ci siamo inoltrati nel quartiere di North Beach e abbiamo incontrato graffiti, un museo e la libreria City Lights Bookstore, che hanno dato origine al movimento della Beat Generation. Questa è anche la zona in cui si trova Little Italy con i suoi panifici, ristoranti e caffè tra cui spiccano il Vesuvio Caffè, la Liguria Bakery e il Caffè Trieste.



Dirigendoci verso sud lungo Kearny Street, siamo arrivati a Portsmouth Square e siamo entrati nella zona di China Town, dove risiede la più grande comunità cinese degli Stati Uniti e la maggiore al di fuori dell'Asia. Fondata alla metà dell'800, ospita più di 100.000 persone, la maggior parte delle quali parla solo cantonese o mandarino.

Portsmouth Square è il principale luogo di aggregazione per la popolazione locale. Ci siamo resi conto immediatamente di essere entrati nel quartiere cinese per la massiccia presenza di Dragoni, lanterne ed insegne con ideogrammi. Da qui ci siamo diretti verso la Golden Gate Fortune cookie Factory, la fabbrica dove sono stati creati gli originali biscotti della fortuna, ancora oggi visitabile. Abbiamo preso Stockton Street, la principale via dello shopping di China Town e siamo scesi verso sud fino ad incrociare California Street e l'abbiamo percorsa fino all'imbocco di Grant Street per andare a vedere il Sing Chong Building, non propriamente in stile cinese ma comunque importante perché il primo edificio ricostruito dopo il terremoto del 1906.



Percorrendo Grant Avenue siamo arrivati fino alla Dragon Gate, la porta di accesso e simbolo di China Town. Questa porta fu donata dal governo Cinese per ornare la strada più vecchia di San Francisco e segnare l'inizio del quartiere cinese della città.

Finita la visita di China Town ci siamo diretti a Union Square, cuore pulsante della città e centro dello shopping.



Questa piazza, uno dei simboli di San Francisco, è circondata da palme e negozi di grandi marche come Tiffany, Gucci, Nike e Apple. Ospita il Dewey Monument, una colonna con sulla sommità la statua della Dea della Vittoria.

Nel pomeriggio, siamo andati tra Powell St e Market St. Qui si trova il capolinea della Cable Car, il famosissimo tram di San Francisco. È una vera e propria attrazione vedere come il tram arriva e viene ruotato manualmente con leve e ponteggi per invertire il senso di marcia.



La linea rossa ci ha portato sulla Russian Hill e siamo scesi alla fermata di Lombard Street. Da qui è possibile godere di un bel panorama sulla Baia e su Alcatraz oltre a poter vedere il famoso tratto di Lombard Street, 400 metri che si snodano a serpentone tra 8 tornanti per ovviare alla grande pendenza (51%) della strada riconosciuta come "la più tortuosa del mondo".




Giorno 2


Il secondo giorno lo abbiamo dedicato all'esplorazione del Fisherman's Wharf, il vecchio quartiere dei pescatori oggi centro di aggregazione pullulante di attività commerciali per i turisti.



Se arrivate con la Cable Car, prendete la linea verde fino al capolinea all'incrocio tra Taylor St e Bay St.


Dal capolinea della Cable Car, percorrendo Columbus Avenue, siamo arrivati al The Cannery, un centro commerciale all'interno di una vecchia fabbrica di mattoni rossi.



Da qui, proseguendo su Beach St. siamo stati a vedere l'oceano dalla spiaggia del San Francisco National Historical Park e dal Aquatic Park Pier.



Siamo tornati al Fisherman's Wharf dove ci siamo dedicati all'esplorazione della zona tra imbarchi per Alcatraz e Sausalito, ristoranti e negozietti che lo costellano.

Abbiamo visto negozi per turisti, locali dove mangiare e shops particolari come il Lefty's, il negozio per mancini come il Mancinorium di Ned Flanders nei Simpson.



L'area più famosa di questo quartiere è il Pier 39, una zona ricca di colori e profumi visitata da 14 milioni di persone ogni anno. Qui si concentra la maggior parte dei negozi, dei musicisti e degli artisti di strade che si susseguono lungo tutto il molo.


In più è possibile ammirare la colonia di leoni marini che si godono il sole o fare un giro sul Carosello che si trova alla fine del molo.



Il primo leone marino si è presentato, con grande stupore della popolazione, nel 1989 e da quel momento la colonia è cresciuta fino a raggiungere i 1400 esemplari. Attualmente è possibile vedere i leoni marini spiaggiati su dei moli costruiti appositamente per loro per tenerli distanti dalle attività portuali e non disturbarli.




A pranzo ci siamo fermati a gustare il cibo tipico della zona, i panini a base di aragosta che potete trovare in tutti i chioschetti.


Se volete mangiare con calma, seduti ad un tavolo, vi consigliamo di assaggiare la Clam Chowder, una zuppa di vongole servita dentro a una pagnotta scavata o il Dungeness Crab, il granchio che viene pescato nella baia, servito con una salsa a base di prezzemolo e aglio.

Se non volete provare il cibo tipico, il mio consiglio è di andare da In 'n Out, una catena di Fast food della West Coast molto economica e buonissima.


Il pomeriggio ci siamo spostati verso Washington Square, una piazza molto animata e caratteristica, per poi raggiungere la Coit Tower, sulla Telegraph Hill, tramite Greenwich St. Si tratta di una torre di 64 metri, all'interno del Pioneer Park, che offre una vista a 360° sulla città. Il nome deriva da una ricca ed eccentrica signora, Lillie Hitchcock Coit che lasciò una cifra considerevole in eredità alla città perchè venisse abbellita.



Venne inaugurata nel 1934 e al suo interno si trovano affreschi di 26 artisti i cui temi principali erano la povertà, le disuguaglianze sociali e la grande depressione del '29


Gli orari di apertura sono:

  • dalle 10:00 alle 18:00 da Aprile a Ottobre

  • dalle 10:00 alle 17:00 da Novembre a Marzo

L’ultimo biglietto di ingresso, che costa 9$, è venduto mezz'ora prima della chiusura, quindi meglio arrivare almeno un’ora prima della chiusura. La torre è chiusa a Natale, Capodanno e per il Thanksgiving.



Per concludere il pomeriggio, siamo tornati al Fisherman's Wharf e ci siamo diretti a Ghirardelli Square, la meta che ogni goloso sogna. Una piccola piazzetta in cui si trovano diversi locali dove gustare birre artigianali, vini della Napa Valley, cucina giapponese o BBQ texano, ma soprattutto, dove trovare la Ghirardelli Chocolate Company, una fabbrica di cioccolato risalente al 1893 e Ghirardelli Ice Cream & Chocolate Shop, il punto vendita.



Nella cioccolateria si possono gustare coppe gelato, brownies, biscotti e ogni dolcetto a base di cioccolata che vi possa venire in mente.


Giorno 3


Il terzo giorno ci siamo diretti subito verso le Painted ladies, ad Alamo Square. In Steiner St, dove si affaccia su Alamo Square, si possono trovare 7 case in stile vittoriano, colorate con colori differenti, creando un colpo d'occhio unico che ha fatto di queste abitazioni private un luogo iconico di San Francisco.



Dal lato del parco che da su Hayes St si può scattare una bella foto sfruttando la posizione sopraelevata, scattando così con lo skyline come sfondo.


Prendendo l'autobus 21 ci siamo diretti ad Haight Ashbury, il quartiere dove è nato il movimento Hippie negli anni '60.

Nell'estate del 1967, il movimento hippie aveva acquisito una risonanza tale da attirare 75000 giovani tra le strade del quartiere di San Francisco, dando vita alla famosa Summer of love.

Percorrendo Haight St abbiamo incrociato una moltitudine di negozi e caffè, la maggior parte dei quali presentava colori sgargianti e motivi eccentrici. Tra di essi impossibile non citare Piedmont Boutique (1452 Haight St) con il paio di gambe femminili che escono dal primo piano e la collezione di vestiti piumati e pellicce al suo interno.



All'incrocio tra Haight St e Ashbury St si trova un orologio che segna sempre le 4:20, espressione utilizzata in gergo per riferirsi al consumo di marijuana.


Proseguendo la camminata siamo entrati nel Golden Gate Park, un parco rettangolare che supera in dimensioni anche Central Park e come esso dispone di piste ciclabili, aree gioco, laghetti e musei.

Non avendo molto tempo a disposizione, ci siamo dedicati ad esplorare solo Il Japanese Tea Garden, che con i suoi 2 ettari è il giardino pubblico giapponese più grande degli Stati Uniti e uno dei luoghi più visitati del Golden Gate Park. L'ingresso è gratuito il lunedì, mercoledì e venerdì tra le 9 e le 10, altrimenti l'ingresso costa 10$. Al suo interno si trovano piante perfettamente potate secondo i canoni giapponesi, laghetti, i tipici ponti giapponesi, delle pagode, un tempio buddhista e una sala da tè.




Il pomeriggio lo abbiamo dedicato alla visita del Golden Gate Bridge, il simbolo per eccellenza della città. Per nostra sfortuna, Karl the fog ci ha tenuto compagnia per tutto il nostro soggiorno a San Francisco, rovinando la vista del Golden Gate Bridge. Abbiamo attraversato il ponte con l'idea di raggiungere il View Point che si trova dal lato nord ma abbiamo dovuto desistere per visibilità nulla.


I migliori punti da cui vedere il Golden Gate Bridge sono:

  • View Point

  • Moore Rd Pier

  • Fort Point

  • Battery Spencer



Se avete a disposizione un quarto giorno, concedetevi un tour ad Alcatraz, la celeberrima isola prigione, o a Sausalito. I battelli che portano ad entrambi sono in partenza dai Pier del Fisherman's Wharf



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